Descrizione
Arma in eccellenti condizioni disponibili 2 pezzi-
Il 29 marzo 1892 il Regno d’Italia adottava ufficialmente il Fucile Modello 1891 come arma di fanteria in sostituzione del Vetterli-Vitali.
L’arma era troppo lunga per l’uso nella cavalleria e per i bersaglieri ciclisti, tanto che veniva ancora utilizzato il Vetterli nei modelli specifici.
Per i genieri e gli artiglieri (ma anche per i graduati di truppa, la sussistenza alpina, la Regia Marina e la Milizia forestale) venne adottato un ulteriore modello, chiamato Moschetto Mod. 91 per truppe speciali, anche chiamato Moschetto Mod. 91 TS. Nonostante fosse simile in lunghezza e peso a quello per cavalleria, non era dotato di baionetta incorporata e il suo aspetto era più simile a quella del fucile Mod. 91. La canna era lunga 445 mm e montava lo stesso alzo del Moschetto Mod. 91. Il fusto della cassa era più lungo che in quest’ultimo ed arrivava 8 cm dalla volata. Il copricanna e la fascetta erano invece quelli del Fucile Mod. 91, con la bacchetta ugualmente in un sol pezzo inserita nel fusto e bloccata sul bocchino. Il bocchino inizialmente presentava un supporto peculiare per la sua baionetta, a semiluna trasversale rispetto alla canna; dal 1920 però, per standardizzare le forniture, venne usato il bocchino e la baionetta del Fucile Mod. 91. Il TS presentava un attacco aggiuntivo per la cinghia di trasporto sul lato sinistro della cassa, che consentiva un più agevole trasporto in tracoll’arm; esso era costituito da una maglietta sul lato sinistro del fusto della cassa e da un traversino inserito a ponte su un incavo ricavato sul lato sinistro della pala del calcio
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